ANTENNA – L’Oracolo di Monte Paderno

Opera multimediale di Valerio Grutt con installazione di Antonello Ghezzi

L’antenna dei Vigili del Fuoco situata sul Monte Paderno, per un errore di sistema, un guasto sconosciuto, si è sintonizzata su una frequenza misteriosa. Da lì arrivano segnali, parole, messaggi, diversi per ogni persona che vi si avvicina.
Parlano della vita, di ciò che siamo, sembra quasi che nel tempo difficile che stiamo vivendo qualcuno o qualcosa voglia aiutarci. Sono frasi dalla forza poetica ed evocativa, chiare per tutti, seppur misteriose. Basterà percorrere la strada che conduce alla cima e una volta raggiunta l’antenna, con una domanda nel cuore, consultare l’Oracolo.

ANTENNA – L’Oracolo di Monte Paderno è un’opera di Valerio Grutt, poeta ed autore del progetto, realizzata con l’ausilio della realtà aumentata (l’oracolo si attiva tramite QRcode da inquadrare con il proprio cellulare). I sibillini responsi dell’Oracolo sono versi tratti da poesie di Valerio Grutt, alcune edite e altre nate per l’occasione, richiamando l’antica forza magica ed evocativa della poesia. L’Oracolo, adatto per grandi e bambini, vuole essere un gioco ma al tempo stesso un’esperienza di raccoglimento, di trascendenza, di conoscenza di se stessi.

In dialogo con il poeta Valerio Grutt, nella realizzazione dell’Oracolo, hanno contribuito gli artisti Antonello Ghezzi con un’opera site specific intitolata “Tutto è relazione” installata sul vano tecnico ai piedi dell’antenna. “Ci siamo, qui ed ora, siamo in relazione con noi, con gli altri, con la natura, lo spazio e il tempo – affermano gli artisti – solo se siamo davanti allo specchio e quindi davanti all’opera, solo se siamo arrivati fin qui per ricordarci che non c’eravamo prima e non ci saremo quando ce ne saremo andati. La fisica quantistica dice che le cose non hanno proprietà di per se stesse: le loro proprietà esistono in virtù della loro relazione con le altre cose, funziona così anche con le persone.”

“Tutto ci parla se sappiamo metterci in ascolto” – dichiara il poeta Valerio Grutt – “è un tempo nuovo, dobbiamo imparare a guardare, a interpretare e creare simboli, codici per dire la vita, il mistero, nuovi percorsi. L’Oracolo parla ad ognuno di noi, alla parte più profonda di noi, è un invito a superare le paure, a vivere intensamente, a conoscere se stessi e il mondo”.

A cura di Valerio Grutt e Olivia Spatola
La voce della sacerdotessa è di Elisabetta Balia
Sound designer Fabio Pedrotti
Realizzazione multimediale Ragtag Studio

Le visite teatralizzate

Dal 5 giugno al 31 luglio sarà possibile visitare liberamente l’Antenna e consultare l’Oracolo.
A partire dal 5 giugno e per tutti i sabato di giugno e di luglio alle ore 18.00 si terrà una visita guidata teatralizzata. L’attore Vincenzo Fioretti nei panni dell’antennista (figura misteriosa, mezzo abitante dei boschi e mezzo scienziato, si dice lontano parente di Guglielmo Marconi) incaricato di aggiustare l’antenna risolvendo il problema del segnale misterioso, condurrà i visitatori dalla base del monte fino in cima. Sarà un un viaggio alla scoperta del monte, tra visioni di danzatrici (a cura di Carlotta Mignani), suggestioni, cenni storici e naturalistici, fino a ritrovarsi al cospetto dell’Oracolo.

Per prenotazioni e informazioni: 3278840902 – info@parcolli.it

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Valerio Grutt

Poeta e artista, nato a Napoli nel 1983. Ha pubblicato i libri Una città chiamata le sei di mattina (Edizioni della Meridiana 2009), Qualcuno dica buonanotte (Alla chiara fonte editore 2012), la plaquette Andiamo (Pulcinoelefante 2013), Però qualcosa chiama – Poema del Cristo velato (Alos 2014) monologo poi messo in scena dall’attore Marco D’Amore all’interno del Museo Cappella Sansevero di Napoli, e Dammi tue notizie e un bacio a tutti (Interno Poesia, 2018). Alcuni suoi testi sono presenti nei volumi Subway – Poeti italiani underground (Il saggiatore 2006), Centrale di Transito (Perrone Editore 2016), Fuoco. Terra. Aria. Acqua (Terra d’ulivi, 2017). Le sue poesie sono state tradotte in spagnolo, catalano, inglese, greco moderno e russo.

È stato direttore del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna realizzando, tra le altre cose, l’iniziativa Le parole necessarie in collaborazione con il Policlinico di Sant’Orsola, Poesia, parola magica in collaborazione con il MAMbo, La poesia non ha casa con l’Associazione Piazza Grande, ospitando a Bologna poeti da tutto il mondo tra cui i premi Nobel Seamus Heaney e Peter Handke. È stato direttore artistico, per la Fondazione Policlinico Sant’Orsola, delle iniziative: Degenze Artistiche, una residenza creativa tra le mura ospedaliere e Il battito di ciò che siamo, mostra realizzata nel padiglione 7 del Policlinico, e presente all’interno del programma Art City Bologna. Collabora con Interno Poesia, blog e casa editrice.

Nel 2020 ha creato Posto unico – il reading di poesie per una persona alla volta, una performance per continuare a fare arte e cultura ai tempi della pandemia.

www.valeriogrutt.it

Antonello Ghezzi

Nasce nel 2009 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dall’incontro di Nadia Antonello e Paolo Ghezzi.
La loro ricerca si focalizza sulla leggerezza e la magia.
I progetti che li hanno visti esporre in tante parti del mondo e tra le più svariate istituzioni, tentano di rendere tangibili le favole. Una porta che si apre solo se sorridi, bolle di sapone che abbattono i muri, una macchina per esprimere desideri con le stelle cadenti, piccole sculture tra amanti, cieli stellati del futuro. Scale, nuvole e semafori blu che – grazie a Gianni Rodari – ci danno il via libera per volare. Come fossero sandali alati oppure specchi che, come lo scudo di Atena, aiutano Perseo ad affrontare Medusa.
Il loro lavoro è stato esposto in numerose istituzioni e musei internazionali tra cui: Biennale di Beirut, Wayfarers di Brooklyn a New York, Parlamento Europeo di Bruxelles, Gnration di Braga in Portogallo, Museo per la Memoria di Ustica di Bologna, Miasto Ogródow di Katowice, Palazzina dei Bagni Misteriosi di Milano, Artbab Manama in Bahrain, Tanit Gallery di Beirut, Sound Design Festival di Hamamatsu in Giappone, Istituto Italiano di Cultura di Atene, Usina del Arte a Buenos Aires, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo di Villa Croce di Genova, Moscow Biennale, Pitti Uomo di Firenze, Sarajevo Winter Festival, Blik Opener di Delft, Arsenale di Verona e CIFF di Copenhagen.

www.antonelloghezzi.com

Associazione Felsina Factory – CF e P.IVA 03296161205
Parcolli // progetto di valorizzazione della prima collina bolognese

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