Portici di San Luca

Noi bolognesi non potremmo immaginare la nostra città senza portici. Ci sembrerebbe nuda, meno accogliente. Il portico ci protegge, ci consente di attraversare la città con un riparo sempre sopra alla testa, che siano le intemperie o il cocente sole estivo. E quando rientriamo da un viaggio ci sentiamo arrivati a casa non appena sullo sfondo del paesaggio scorgiamo la sagoma di San Luca, che sia ovattata nella nebbia invernale o splendente di arancione contro l’azzurro del cielo.

Ebbene i portici sono uno dei simboli di Bologna e l’hanno portata a conquistare il record di città più porticata al mondo, con i suoi oltre 50 km. se ci allarghiamo al di fuori del centro storico.

E poi c’è l’altro noto record, quello del portico di San Luca, che con i suoi 3.796 metri e i suoi 666 archi ha il primato di essere il più lungo al mondo. Partendo dall’Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza conduce fino alla cima del Colle della Guardia, dove sorge il celebre Santuario della Madonna di San Luca. Il luogo è meta di pellegrini che giungono a piedi per venerare l’icona della Vergine con il Bambino. E negli ultimi anni è anche tappa di alcuni importanti cammini quali la Via degli Dei e la più recente Via Mater Dei.

Il portico fu costruito tra il 1674 e il 1721 con il contributo dell’intera cittadinanza. Il progetto di Camillo Saccenti e Gian Giacomo Monti venne concluso da Carlo Francesco Dotti, che progettò anche l’Arco del Meloncello.

Ora siamo nel 2021 e Bologna e i suoi portici attendono un altro importante verdetto, quello dell’ammissione alla lista del patrimonio mondiale Unesco. Forza Bulaggna!